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Paul Durand-Ruel. I Mercanti d'Arte

Il sistema dell’arte contemporanea iniziò a delinearsi nella seconda metà dell’Ottocento. La nascita di un mercato indipendente dal rigore dell’Accademia vide tra i suoi artefici il parigino Paul Durand-Ruel. Nato nella capitale francese, l’imprenditore entrò in contatto con l’arte attraverso l’azienda di famiglia. Il padre Jean Marie Fortuné Durand e la madre Marie Ferdinande Ruel aprirono infatti una piccola bottega in cui venivano messe in mostra opere dei maestri della scuola di Barbizon, tra cui Jean-Baptiste-Camille Corot.


Paul rilevò l’attività dei genitori nel 1865, due anni prima del trasferimento della galleria al numero 16 di rue Lafitte. Lo scandalo suscitato dalla Colazione sull’Erba di Manet aveva dato origine a un evento collaterale al consueto Salon parigino, ponendo le basi per la nascita del movimento che taglierà definitivamente ogni legame con il mondo accademico: l’Impressionismo.


Inizialmente orientato verso il lavoro di maestri conclamati, tra cui si ricordano, oltre al già citato Corot, Théodore Rousseau, Jean-François Millet, Eugéne Delacroix e Gustave Courbet, Durand-Ruel cedette al fascino dell’antiaccademismo in un secondo momento. L’acquisto di oltre 400 dipinti realizzati dai maestri della Belle École del 1830 minò pesantemente le finanze del giovane mercante che, per far fronte alla crisi, elaborò una strategia promozionale che rivoluzionò l’intero settore. La scelta di puntare su mostre di carattere internazionale e avviare, con cura e giudizio, un vivace discorso pubblico relativo alla sua arte fu infatti redditizia e fondamentale per il successo del progetto impressionista.


Lo scoppio della guerra franco-prussiana, nel 1870, costrinse il mercante a spostarsi a Londra insieme ai suoi dipinti. L’apertura di una galleria in New Bond Street, si rivelò da subito fortunata e Paul ebbe l’occasione di incontrare artisti espatriati come Charles-François Daubigny, Claude Monet, Camille Pissarro e l’americano James Abbott McNeill Whistler. Nonostante l’insuccesso delle prime mostre, si dimostrò deciso nel contrapporsi ai dettami imposti dalla tradizione e, nel 1872, acquistò il dipinto Nature morte avec pommes di Courbet, appena respinto al Salon dello stesso anno. Un atto provocatorio, che si aggiunse ai numerosissimi investimenti compiuti proprio in quel periodo. Gli acquisti londinesi, tra cui si contano 23 opere di Monet pagate 35mila franchi, compromisero ulteriormente le tasche del mercante che seppe altresì dimostrarsi un abile stratega. È Londra che Durand-Ruel affinò le proprie abilità e aprì la strada a percorsi innovativi di grande valore.



Joseph Durand-Ruel, La famiglia Durand-Ruel e l'artista Claude Monet a Giverny, 1900.



Nello stesso periodo in cui iniziò a presentare al pubblico le opere degli allora sconosciuti Monet e Pissarro, il commerciante parigino introdusse la prassi della pubblicazione di un catalogo per ogni mostra, la possibilità di visitare le gallerie gratuitamente e lo strategico posizionamento di opere sconosciute tra capolavori universalmente apprezzati, come testimonia l’acquisto del Marat di Jacques Luis David.


L’infruttuosità delle prime mostre impressioniste non frenò minimamente l’indole del rampollo parigino che, al contrario, volle ulteriormente rafforzare la propria rete espositiva. È così che, nel 1887, Durand-Ruel inaugurò la sua prima galleria a New York, sulla Fifth Avenue. I rapporti con gli Stati Uniti si erano fino ad allora limitati a iniziative sporadiche e l’apertura di un quartier generale nel Nuovo Continente avrebbe indubbiamente favorito i rapporti con tutti quei collezionisti americani che, con frequenza, erano soliti visitare le gallerie europee del mercante.


Pierre-Auguste Renoir, Ritratto di Paul Durand-Ruel, 1910.

Il progetto statunitense si dimostrò efficace e profittevole, facendo di Durand-Ruel il primo rappresentante oltreoceano del movimento impressionista. La successiva attività espositiva premiò le strategie dell’ormai navigato mecenate francese che, collaborando col critico Emil Heilbut e il collega Paul Cassirer, presentò i propri artisti anche al pubblico tedesco. La consacrazione di Durand-Ruel, avvenuta in occasione della grande mostra londinese a Le Grafton Galleries del 1905, portò indubbiamente a una rivalutazione dei “rifiutati” esponenti di fine secolo ma fu proprio grazie alla sofisticata rete di gallerie internazionali che il mercante divenne regista e portavoce dell’affermazione impressionista.


Merito di Durand-Ruel fu di fatto quello di saper riconoscere e puntare tutto su artisti che non rispecchiavano il gusto e gli ideali estetici dell’epoca, al fine di dar vita ad una realtà collaterale al mondo accademico. In questo modo il mercante ebbe l’opportunità di muoversi liberamente nell’elitario circuito artistico di fine secolo e, attraverso un innovativo approccio commerciale, porre le basi per la nascita di un vero e proprio sintema dell’arte. Paul-Marie-Joseph Durand-Ruel morì a Parigi nel 1922, circa dieci anni più tardi del ritratto dedicatogli dall’amico Pierre-Auguste Renoir. Proprietario di oltre 12mila opere, tra cui si contano 400 Degas, 1500 Renoir, 1000 Monet e decine di altri lavori realizzati da maestri come Cézanne, Sisley, Courbet, Gauguin e Toulouse-Lautrec, è ad oggi considerato il padre del mercato dell’arte contemporanea e ricordato come colui che per primo ebbe l’accortezza di comprare capolavori come Pranzo della Festa in Barca di Renoir e Pile di Grano di Monet.


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